giovedì 23 dicembre 2010

Per qualche dollaro in più

C'è questa scena nel film di Sergio Leone: il pistolero Clint Eastwood va dallo sceriffo per incassare la taglia sui fuorilegge che ha appena ucciso. Lo sceriffo era colluso, aveva inutilmente avvertito i fuorilegge del pericolo. Il pistolero prende i soldi, lo guarda di sbieco e gli fa, sarcastico: "Ma lo sceriffo non deve essere coraggioso, leale ed onesto?". Poi prende la stella e la strappa dal bavero.
Il pistolero esce. Due campesinos sono fuori dall'ufficio dello sceriffo. Il pistolero li guarda, getta la stella per terra e bofonchia: "Cercatevene un altro".

martedì 14 dicembre 2010

Roma brucia

...Inoltre donne di illustri famiglie escogitavano per sé occupazioni indecorose. Nel bosco, che Augusto aveva piantato intorno al lago della battaglia navale, vennero costruiti dei luoghi di ritrovo e delle bettole dove si metteva in vendita tutto ciò che serve a fomentare la dissipazione. Si distribuivano anche delle monete che ognuno doveva spendere: le persone oneste per necessità, le disoneste per vanità.
S'ebbe un pullulare di scandali e di infamie e nulla ai costumi già da tempo corrotti fornì maggiore incentivo al vizio di quell'accolta di viziosi. A fatica, con occupazioni onorate, si riesce a conservare il senso dell'onore, tanto meno si potevano salvare, in quella gara di vizi, la pudicizia, la modestia o un minimo di virtuoso costume. Per ultimo salì sulla scena egli stesso, con molto impegno accordando la cetra e provando il tono giusto della voce, con i maestri di canto al suo fianco. Erano venuti allo spettacolo una coorte di soldati, centurioni, tribuni e Burro al tempo stesso attristato e plaudente. Allora, per la prima volta, furono arruolati dei cavalieri romani, chiamati Augustiani, tutti giovani e di taglia robusta, spinti alcuni dall'indole sfrontata, altri della speranza di diventare importanti. Questi, giorno e notte, facevano risuonare i loro applausi, lodando la bellezza del principe e la sua voce con appellativi divini: così vivevano in fama e onore come se lo dovessero a qualche loro virtù...
(Tacito - Annali, libro XIV)

sabato 11 dicembre 2010

Già, le Marche e il problema alcool

Grande dibattito sui blog questa settimana: Oscar Farinetti ha lanciato la nuova bomba. Già 2010: Langhe Rosso che esce a due mesi dalla vendemmia senza essere un novello. Solo undici gradi alcolici grazie ad una operazione di dealcolizzazione fisica con filtri molecolari.
Si è detto e scritto di tutto sull'operazione, non aggiungo nulla.
Se non che ho scoperto che nella mia regione, le Marche, si è da poco svolto su iniziativa - guarda un pò - dell'Istituto Marchigiano di Tutela proprio un convegno sul tema della riduzione dell'alcool.
Perle di saggezza da evidenziare rispetto a quanto emerso nel convegno:
...Gli illustri relatori hanno unanimemente sottolineato che, aldilà di valutazioni preconcette, la riduzione del grado alcolico è una realtà prevista dalla normativa vigente e, pertanto, è indispensabile approfondirne la ricerca, in quanto a livello internazionale si stanno sviluppando queste nuove tecniche che già registrano significativi riscontri sui mercati...
...In Australia, nel ventennio tra il 1984 ed il 2004 si è assistito ad un aumento di circa due gradi alcolici e, di conseguenza, la riduzione dell’alcool è una realtà che va presa in seria considerazione, in quanto è orientata ad esaudire la richiesta dei mercati nazionali ed esteri, soprattutto alla luce delle risultanze di questo workshop che conferma la sicurezza del procedimento, paragonabile ad un semplice filtraggio, peraltro già previsto dalle leggi vigenti, e senza implicazioni di carattere salutistico o sanitario!
...Siamo veramente orgogliosi - ha dichiarato Mazzoni (direttore di IMT) concludendo i lavori - di essere i primi in Italia ad affrontare ed approfondire una tematica che può sicuramente rappresentare un’ulteriore opportunità, offerta ai produttori, per ottenere positivi riscontri sui mercati della domanda ed una giusta remunerazione per il loro lavoro!
Parola più ripetuta: Mercati. Domandina ingenua: che siano quegli stessi "mercati" che, solo dieci anni fa, richiedevano vini più concentrati, strutturati ed alcolici?
Boh, io non so se il vino dealcolizzato avrà un futuro roseo, se è buono come dicono, se berremo tutti vini a 11 gradi e potremo bere un ricco mezzo bicchiere in più senza aver paura del palloncino.
So ciò che diceva Mario Soldati in Vino al vino: "Il Verdicchio, specialmente se buono e vero, assume naturalmente una gradazione alcoolica piuttosto vibrata: 13, anche 14, e qualche volta verso i 15, mai sotto i 12"
So che il vino è un equilibrio. Se togli qualcosa perdi qualcosa. Oppure aggiungi qualcos'altro.
So che nelle Marche si organizzano convegni. E nel frattempo Oscar Farinetti è Già sui cosiddetti mercati.

mercoledì 1 dicembre 2010

Il cofanetto definitivo


The promise: the making of Darkness on the edge of town è il feticcio definitivo. Per un fan di Springsteen è come un viaggio in Borgogna per un appassionato di vino. Come un trip per un tossico. Un intero film, un intero doppio album di perle nascoste (sebbene conosciutissime dagli estremisti), un intero concerto del 1978, l'intero album risuonato live nel 2009, il disco originario rimasterizzato. E poi foto magnifiche, il notebook originario - su cui lavorava Bruce per scrivere i testi - riprodotto come solo dei geni del marketing potevano fare.
L'unico limite alla perversione: due piccole, innocenti, creature bionde con gli occhi azzurri, che mi impediscono di arrivare ai lettori CD e BluRay...