mercoledì 4 maggio 2011

Il paese reale

La cosa incredibile della campagna elettorale in un piccolo paese è che, oltre agli innumerevoli incontri nelle contrade, nelle frazioni, nei quartieri, si va ancora casa per casa a chiedere i voti di preferenza. Entri nelle case, parli con la gente, ti si aprono squarci di vita quotidiana. Mobili anni cinquanta, vecchi elettrodomestici, architetture ultra moderne, odori di frittura di pesce o di ragù alla papera. Entri per un attimo nella vita delle persone, quasi per caso. E, come estraneo, ne cogli l'essenza.
Allora ti accorgi di quanto la merce spacciata in televisione sia distante dalla vita reale delle persone. C'è un paese reale che non c'entra nulla col Grande Fratello e coi talk show televisivi. Un paese reale che è fatto di lavori perduti, di cassa integrazione, di figli disabili, di asili nido che mancano, di malattie e ticket sanitari, di pensioni minime, di mutui insostenibili, di affetti familiari e di rancori fra vicini. E comunque uno la pensi, destra o sinistra, borghesia o proletariato, radical chic o populista, scopri che questo paese reale è mille volte meglio di quello che provano a venderci.
Solo che non lo sappiamo.

1 commento:

Carolina l'enologa ha detto...

ti candidi con qualcuno? :)